“Non sono le cose che turbano l’animo umano ma le opinioni che si hanno su di esse.”
EPITTETO
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata dalla comunità scientifica uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
L’essenza di questo approccio può essere riassunto nelle parole del filosofo Epitteto “Non sono le cose che turbano l’animo umano ma le opinioni che si hanno su di esse”. Quindi non sarebbero gli eventi in sé a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e di comportamento, ma piuttosto le strutture e costruzioni cognitive dell’individuo, il significato che l’individuo dà agli eventi che vive.
Questo approccio terapeutico dà quindi importanza alla relazione esistente tra emozioni, pensieri e comportamenti. Evidenzia come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo, a dispetto della sofferenza che il paziente sperimenta e delle possibilità ed opportunità di cambiarle, a causa dei meccanismi di mantenimento.
La CBT si propone, dunque, di aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con credenze più funzionali.
Le caratteristiche identificative della CBT:
- È SCIENTIFICAMENTE FONDATA in quanto il suo intervento si riferisce costantemente e coerentemente ai risultati della ricerca scientifica sulle strutture e sui processi mentali. Inoltre, la ricerca stessa dimostra che la CBT può ottenere risultati superiori o uguali agli psicofarmaci, con meno ricadute degli psicofarmaci stessi. In particolare, la CBT, ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
- È ORIENTATA ALLO SCOPO: Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.
- È PRATICA E CONCRETA: Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti (riduzione dei sintomi depressivi, degli attacchi di panico e dell’eventuale concomitante agorafobia, dei rituali compulsivi, ecc).
- È COLLABORATIVA: Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei propri problemi.
- È A BREVE TERMINE: La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso e della sua gravità, con cadenza il più delle volte settimanale. E’ previsto, dove necessario, l’uso integrato della CBT e di una terapia farmacologica prescritta da un medico psichiatra.